Lettere D’Amore

di A.R.Gurney

traduzione Alessandra Serra
regia Michele Pirani
interpreti e personaggi: Michele Pirani ANDY, Alessandra Fattorini/Rosetta Martellini ELIZABETH
Produzione: Astrifiammante

Trama

Andrew Makepeace Ladd III e Melissa Gardner sono due vecchi amici d’infanzia che provengono da famiglie molto agiate e che da oltre cinquant’anni si scambiano lettere e messaggi. Dopo i primi messaggi di ringraziamento e le lettere dal campeggio scritte durante l’infanzia e la prima adolescenza, Melissa ed Andrew continuano a scriversi lettere via via più profonde mentre crescono, frequentano due collegi diversi, si diplomano, si allontanano e si avvicinano, fino a mostrare quanto la quotidianità e la normalità di un rapporto a distanza possa essere intensa ed eccezionale come tutte le nostre vite.

Perché portarlo in scena

Il testo e la storia sono incredibilmente attuali e la tematica universale; Oggi, forse più di quando uscì, la situazione dei personaggi riesce ad essere ancora più condivisa e coinvolgente per il pubblico. Il “botta e risposta”, concitato a volte e le parti più lunghe e profonde, si alternano e sembrano essere il richiamo e la risonanza di tante nostre conversazioni che, pur intime, consegniamo a fredde chat e sms che sembrano saperne di più sul nostro conto di quanto sia dato ai nostri amici confidenti o i nostri psicanalisti. Ma di nuovo non è solo questo. Non è solo una questione di anni ‘80 vs i 2000 (ed oltre), non è neanche la solita e vecchia querelle sulla ricetta dell’amore eterno solo se non consumato pienamente nella quotidianità alienante; forse la cosa è più semplice ancora: forse davvero quella di Andy e Melissa è un po’ la storia di tutte le storie d’amore, ma forse è anche vero che se, come dice Mel, “tutti devono andare a New York prima o poi”, allora è più vero ancora che tutti, ma proprio tutti, abbiamo scritto, anche solo una volta nella vita, una lettera d’amore a qualcuno. Spedita o meno è un dettaglio.